COS'È IL CROWDFUNDING

Il termine crowdfunding indica il processo con cui più persone (“folla” o crowd) conferiscono somme di denaro (funding) per finanziare un progetto imprenditoriale o iniziative di diverso genere utilizzando siti internet (“piattaforme” o “portali”).
Si parla di “equity-based crowdfunding” quando tramite l’investimento on-line si acquista una partecipazione in una società diventandone soci a tutti gli effetti, con ogni conseguenza giuridica e patrimoniale.
L’attività di crowdfunding è attualmente regolamentata dalla Consob in base alla delibera n. 18592 del 26 giugno 2013. Detta disciplina sarà tra breve sostituita da una normativa uniforme per tutta l’Unione Europea, contenuta nel Regolamento (EU) 1503/2021.
La raccolta di capitali tramite equity crowdfunding avviene per mezzo di portali specificamente autorizzati. L’Italia è il primo Paese in Europa ad essersi dotato di una normativa specifica e organica relativa al solo equity crowdfunding.
(www.consob.it)

PERCHÉ HA SUCCESSO

L’Italia è il Paese delle PMI, che ne costituiscono l’ossatura industriale. Negli ultimi 12 mesi, a causa della crisi del Covid-19, è aumentato notevolmente il numero di società innovative, basate su nuovi modelli di business, che cercano capitale per accelerare il percorso di crescita.
Parallelamente, in un contesto di bassissimi tassi d’interesse e grande liquidità sul mercato, gli investimenti in asset alternativi, cosiddetti illiquidi, sono in forte crescita, e l’equity crowdfunding è uno strumento per effettuare tali investimenti.
Gli investimenti in Italia in equity crowdfunding sono passati dai 5 milioni del 2016 ai 101 milioni del 2020, fino ai 65 milioni di euro del solo 1° semestre 2021 (6° Report italiano sul CrowdInvesting – Politecnico di Milano).
Dal lato dell’investitore, per le società innovative l’investimento tramite crowdfunding può attribuire un beneficio fiscale che dipende da alcune caratteristiche della società target e che, per le persone fisiche, consiste in una detrazione dall’IRPEF pari al 30% della somma investita, mentre per le società consiste in una deduzione dall’imponibile IRES pari al 30% della somma investita fino ad un massimo annuo di 1,8 milioni di euro. Per beneficiare del vantaggio fiscale l’investimento deve obbligatoriamente essere mantenuto per 3 anni (holding period) per non incorrere nella decadenza delle agevolazioni e la società target deve rispettare alcune condizioni (si prega di verificare la normativa a riguardo).